ONEMAN SHOW

PRODUZIONI

CAVEMAN

con Maurizio Colombi
regia di Teo Teocoli
scritto da Rob Becker

ONE MAN SHOW SUPER COMICO
Un super successo internazionale che si ripete in Italia da quattro anni.
Ha registrato oltre centomila biglietti venduti fino ad oggi solo a Milano. La caratteristica di questo spettacolo che più si rivede e si ripete, pi si ride e si apprezza.

Con Caveman si ride (sino alle lacrime), ci si diverte, ma soprattutto, ci si riconosce. In due versioni, con Band e solo attore.

Sito web: www.caveman.live

STASERA SONO FICO

di e con MAX CAVALLARI dei fichi d india

Una carrellata dei pi stravaganti personaggi del repertorio di Max che durante la serata non far mancare al pubblico strabilianti novità.
Uno spettacolo di avvincente comicità che, ribaltando gli stereotipi della quotidianità, trasforma tutto in un mix energia positiva.

IO ODIO I TALENT SHOW

di Mario Luzzatto Fegiz e Maurizio Colombi
regia di Maurizio Colombi

Scritto da Mario Luzzatto Fegiz in collaborazione con Maurizio Colombi e Giulio Nannini, IO ODIO I TALENT SHOW uno spettacolo nuovo per stile e contenuto, adatto ad un pubblico americano con profonde radici italiane.
Fegiz, critico musicale di lungo corso, smette i panni del censore per farsi comico, intrattenitore, attore e lo fa con una verve che sorprender i suoi esimi colleghi critici e che lascerà di stucco anche gli artisti, (in)volontari protagonisti di questa spettacolare maratona teatral-musicale.

Fegiz odia i talent show perch hanno posto fine alla dittatura della (sua) critica.
Così, in un crescendo tragicomico, racconta con sorprendente umorismo ed istrionico carisma episodi sconosciuti, leggende, fatti e svariati misfatti vissuti in prima persona insieme ai più grandi protagonisti degli ultimi 40 anni di musica italiana.

In circa un ora e mezza ricca di emozioni e colpi di scena, Mario Luzzatto Fegiz, accompagnato sul palco dai musicisti Roberto Santoro (voce, chitarra ed effetti), e Vladimir Denissenkov (fisarmonica russa), in una sorta di delirio-vendetta-sfogo percorre un folle viaggio tra canzoni celebri (interpretate da Santoro) e decine di aneddoti che riguardano tanto le leggende come Tenco, Dalla, Michael Jackson ed Elthon Jonh, quanto gli artisti pi popolari degli ultimi decenni, come Vasco, Pausini, Madonna e Ramazzotti, fino agli odierni idoli da talent come Alessandra Moroso, Arisa, Giusy Ferreri e Marco Carta; le loro canzoni, il festival di San Remo con i suoi retroscena, insomma tutto ci che ci si pu aspettare da chi, nel corso della sua carriera, ha incontrato pi di mille artisti italiani e stranieri.

FELICE E SCONNESSO

con Dino Colombi
scritto da Dino Colombi

"Sono più le volte che spegnete voi lo smartphone o più le volte che si spegne da solo?"

Il telefonino di ultima generazione, chiamato comunemente smartphone (telefono intelligente), diventato per la maggior parte delle persone uno strumento indispensabile per la vita quotidiana.

Basta guardarsi intorno per capire quanto siamo distratti e quanto siamo iperconnessi a causa di questo strumento. Felice e sConnesso è il primo spettacolo che affronta in chiave comica la dipendenza da smartphone, ed l'unico in cui verrà chiesto al pubblico in sala di tenere i telefoni accesi.

Grazie alla pagina Facebook, proiettata sullo schermo in tempo reale (sempre online), Dino Colombi riuscir ad interagire con il pubblico in sala e con coloro che, in qualsiasi altro posto siano, vorranno essere protagonisti dello spettacolo.

Un esperimento social in teatro mai fatto prima! Un monologo ironico, giocoso, a tratti riflessivo ma soprattutto coinvolgente. Dopo circa dieci anni dall'uscita dal primo smartphone, la domanda inizia a porsi con insistenza: "esiste un modo corretto per utilizzare un cellulare di ultima generazione senza diventarne dipendenti?"

IL FUMANTROPO

scritto da Maurizio Colombi, Diego Boscaro e Roberto De Marchi
regia di Maurizio Colombi

Il fumo uccide oppure fa digerire? La sigaretta una gratificazione oppure un vizio senza scuse? Se fumi sei un figo oppure sei un nerd? E soprattutto, cosa c di vero in tutti questi luoghi comuni? Un tabagista, incallito antieroe della sigaretta, mette in scena la sua tragicommedia quotidiana, snocciolando rituali, abitudini, promesse fatte e disfatte di smettere il vizio.

Bacco Tabacco e Venere riducono l'uomo in cenere, dice il proverbio: qui basta solo il secondo fattore dell'equazione a scatenare le risate di un pubblico ora comprensivo ora scandalizzato, a seconda dei rapporti personalmente intrattenuti con la bionda sigaretta.
Non una pubblicità progresso contro il fumo, beninteso: qui non si danno colpe n si fanno prediche.

E' piuttosto un percorso dentro la psicologia del fumatore, che un po' ricorda l'ultima sigaretta di zeniana memoria con le sue nevrosi e suoi momenti di estasi fugace.
Si apre un ponte tra gli avversari e i cultori di un vizio dalle origini antiche ma di modernissima diffusione, nel tentativo di capire senza giudicare e, soprattutto di far sorridere delle umane debolezze.

SEGUIMI

"il mio nome da oggi Pietro"
con Pietro Sarubbi

Quando, in un momento simbolico, stava ponendo le basi della Sua Grande Società, Cristo non scelse come pietra angolare il geniale Paolo o il mistico Giovanni, ma un pasticcione, uno sempre fuori posto, un pauroso: in una parola, un uomo.
E su quella pietra Egli ha edificato la Sua Chiesa, e le porte dell'Inferno non hanno prevalso su di essa. Tutti gli imperi e tutti i regni sono crollati, per questa intrinseca e costante debolezza: furono fondati da uomini forti su uomini forti. Ma quest'unica opera, la storica Chiesa cristiana, fu fondata su un uomo debole, e per questo motivo indistruttibile. Poich nessuna catena più forte del suo anello più debole. GK Chesterton.

Chi era San Pietro? Un semplice pescatore della Galilea, che da quell'incontro con Gesù sulla spiaggia del lago di Genezareth diventato un uomo nuovo. Con quella frase: D'ora in poi ti chiamerai Pietro Gesù gli dà non solo un nuovo nome, ma lo sceglie per diventare timoniere della Sua Chiesa, guida per gli altri apostoli, capo di tutta la cristianità.

Un umanità, la sua, piena di tutti i nostri difetti che rinnega ma non abbandona, che piange e che ride, che litiga con la suocera. Un uomo che agisce d'impulso, che chiamato a parlare di sè, non pu che raccontare del suo amico Gesù. Così, davanti ai sacerdoti che lo interrogano dopo il suo primo miracolo, Pietro rivive le sue eccezionali avventure con quel Maestro che gli cambiò il nome e tutta la vita, rendendolo uno spettacolo d'uomo.

Un santo semplice, di taglia robusta, impacciato con le parole, ma svelto con i fatti, vivace come un pesce nel mare. Un pescatore di uomini pieno della allegra follia dei bambini che vogliono camminare sul mare, ma capace della saggia maturità di coloro che senza condizioni dicono sè a Cristo. Questo è il miracolo più grande a cui Dio chiama tutti noi. E per amare Gesù occorre solo questo: un cuore di Pietro!

Pietro Sarubbi, attore, regista e docente di regia cinematografica, già interprete di Barabba per Mel Gibson, porta in scena, con delicatezza e sensibilità il primo degli apostoli.

LA PAROLA AL SIGNOR G

Tributo in due tempi al teatro canzone di GIORGIO GABER e SANDRO LUPORINI
con Paolo Barillari.

LA PAROLA AL SIGNOR G, un excursus teatrale e musicale di circa due ore attraverso la produzione artistica di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, dal 1970 al 2002, che comprende brani storici come UN'IDEA, L'ODORE, IL DILEMMA, IO SE FOSSI DIO, LO SHAMPOO, LA LIBERTA e molti altri, a concludersi con l'ultimo singolo NON INSEGNATE AI BAMBINI, uscito postumo nel 2003.

Paolo Barillari interpreta i brani, da solo sul palcoscenico, in una scenografia essenziale, composta soltanto da una sedia ed una chitarra, nella migliore tradizione del TEATRO CANZONE GABERIANO, coadiuvato dalla presenza, sullo sfondo, di una band dal vivo di quattro elementi che riproduce fedelmente il sound originale e gli arrangiamenti storici dei numerosi musicisti che negli anni hanno collaborato con il grande cantautore scomparso.

Lo spettacolo, della durata di circa due ore diviso in due tempi di circa 55 minuti l'uno.

ULTIMA NOTTE MIA

con Erika Urban

Mia Martini stata trovata riversa sul suo letto, le cuffie ancora sulle orecchie, una mattina del maggio 1995.
Stava lavorando ad una sua canzone.
Moltissime cose si sono dette sulla sua morte. Poche vere o plausibili ma tutte clamorose.

Pur senza ignorarle, l'intento di Aldo Nove non è la ricerca di una qualche verità o di una soluzione di un giallo.
La vita di Mia Martini un esempio raro, se non unico, di come l'ignoranza e l'invidia possano distruggere non solo la carriera di una persona, ma la persona stessa.
Lo spettacolo, in un'ora, cerca di raccontare tutto questo; lo spegnersi poco a poco di una vita gigantesca.

VENGO ANCH'IO? Perchè no!

storia di ENZO JANNACCI attraverso le sue canzoni
con Paolo Barillari

Paolo Barillari, rende omaggio al Cantautore Milanese recentemente scomparso attraverso un tributo musicale di circa due ore.
Supportato dalle splendide musiche e dagli arrangiamenti originali delle canzoni che hanno reso celebre il grande Enzo, Barillari, accompagnandosi occasionalmente alla chitarra e alle tastiere ripercorrerà il percorso artistico ed umano di Jannacci, soffermandosi sulle sue più celebri e ricordate canzoni.

Si passer attraverso successi intramontabili, come VENGO ANCH IO NO TU NO , VERONICA , EL PURTAVA I SCARP DE TENNIS , HO VISTO UN RE , MEXICO E NUVOLE , L ARMANDO , PER UN BASIN , CI VUOLE ORECCHIO , ma anche attraverso produzioni più recenti come LETTERA DA LONTANO o IL SOTTOTENENTE , completando la scaletta con una serie di brani che hanno caratterizzato il suo impegno politico, sociale e la sua analisi sempre attenta e mai banale del fenomeno UOMO : il soggetto preferito della sua enorme produzione artistica.

Il pubblico verrà coinvolto in un excursus storico e musicale che ripristinerà la magica atmosfera dei grandi concerti teatrali cui Enzo negli anni ci aveva abituato, ritornando con la mente e con il cuore a tante splendide canzoni che hanno segnato gli ultimi cinquant'anni della nostra storia musicale.

Barillari fa fede allo stile teatrale che giù lo aveva contraddistinto in occasione dei suoi tributi a Giorgio Gaber: scenografia essenziale, una chitarra, una tastiera e un asta microfonica in scena .e nulla più!

Il resto lo faranno la musica e le parole di uno dei più eccezionali poeti del nostro tempo.

WALTER DI GEMMA SHOW

di e con Walter Di Gemma.

Walter Di Gemma, cabarettista milanese ha debuttato nel 1986 come cantautore e in teatro con diverse compagnie.
Moltissime le sue canzoni in lingua milanese per le quali ha avuto riconoscimenti di rilievo, fra i quali il premio Giovanni D`Anzi conferitogli dal Circolo della Stampa di Milano nel 1992 e nel 2009. E stato fra gli autori e gli interpreti di parecchi programmi televisivi nazionali e locali, ma trova la cornice più adatta al suo spirito proprio nel teatro, dove esprime con sottile ironia tutto ciò che pensa e d libero respiro a monologhi e canzoni. Nel 1996 si aggiudica, come primo classificato, la Rana d`oro al festival della Satira di Ascoli Piceno.

Pubblica poi il libro di aforismi 'Quel che non si dice' e come autore la commedia brillante 'Questi ridono', che porta successivamente in scena interpretandovi il ruolo di W. Amadeus Mozart.
La formula del Teatro-canzone inventata da Giorgio Gaber diventa poi la sua strada, tanto che, secondo tale linea, concepisce sei spettacoli teatrali di successo che rappresenta in molti teatri del nord Italia. Nel 2000 scopre l`intero repertorio di Jacques Brel e, profondamente colpito, traduce in milanese una sessantina di canzoni del grande cantautore belga, decidendo poi di pubblicarle. L' iniziativa è accolta con tale entusiasmo che da tale repertorio Di Gemma trae un fortunato recital (France Brel, figlia del grande Jacques gli scrive una lettera di congratulazioni). Nel 2003 scrive il libro Aforime e pensierismi per la Agar Edizioni e per la stessa etichetta, pubblica anche 'Dagli appendini alle ante' in cui racconta la storia del cabaret milanese dagli anni ottanta ad oggi. Un secondo Cd di nuove traduzioni Brelliane intitolato 'In milanes l Brel' gli vale riconoscimenti in Europa e negli U.S.A., cos come i suoi ultimi EP : La confusione che entra nella TOP TEN delle etichette indipendenti italiane e Io uso poco la parola amore particolarmente apprezzato non solo in Italia ma anche in Canada.

Pubblica il libro 'El strasciaball', nuovi proverbi e considerazioni in lingua milanese per la Acar Edizioni e registra il CD Cabarevolution , che trasforma in un nuovo spettacolo teatrale che porta in molti teatri lombardi. Al Teatro San Babila con Gennaro D'Avanzo porta in scena alcuni spettacoli con un'altra grande attrice italiana, Liliana Feldmann. Con Piero Mazzarella debutta con lo spettacolo Milano dove vai , sempre in scena al Teatro San Babila di Milano. Sull'onda del successo legato alle nuove canzoni milanesi, pubblica il nuovo CD Zafran (Zafferano in milanese ) e arricchisce notevolmente i suoi spettacoli teatrali con nuovo monologhi e canzoni.
La fondazione Giorgio Gaber lo scrittura per un tributo legato al grande maestro, amico personale di Walter.

Tra il 2010 e il 2011 Walter Di Gemma scrive il nuovo spettacolo Milano dice s (Titolo del brano vincitore del Premio Giovanni D'Anzi 2009) e partecipa a una serie di spettacoli per il Teatro San Babila. Sempre per la Acar Edizioni, esce nel 2011 il suo nuovo libro Il vocabolazzo, un vero successo editoriale oggi in ristampa. Nel 2012, con Gennaro D'Avanzo, co-autore e protagonista del programma Milano a Teatro per TELEREPORTER. Lavora con Anna Mazzamauro, Antonella Elia, Eva Robin's, e molti altri protagonisti del cinema e del teatro italiano. E' contemporaneamente ospite di programmi di successo per TELELOMBARDIA e ANTENNA TRE, come FESTA IN PIAZZA. Al Teatro San Babila partecipa a spettacoli di varietà con Gianfranco D'Angelo ed Enrico Beruschi.

Nel 2014 Walter Di Gemma conduce LOMBARDEVOLISSIMEVOLMENTE , programma dedicato alla tradizione lombarda, pubblica il suo terzo CD dedicato a Jacques Brel in milanese (Prodotto dalla Canto Libero Edizioni) ed attualmente ospite fisso di Sabrina Musiani in CANTA LOMBARDIA , sempre per l emittente Antenna Tre.

Video: www.youtube.com